Enea: il Superbonus 110% crea bolle speculative e i suoi benefici ambientali sono inferiori rispetto all'Ecobonus 65%
- 18/10/2021
Argomento che tiene “banco” e che sta condizionando il mercato immobiliare, è sicuramente quando previsto dalla normativa fiscale delle famose “detrazioni”. Da casaclima.com estraggo dei contenuti che fanno scattare delle considerazioni importanti.
Con il Superbonus, il costo per una parete isolante, per un infisso, schermatura solare o impianto di riscaldamento di nuova generazione è raddoppiato o addirittura triplicato rispetto all’Ecobonus.
Secondo un recente rapporto riservato dell’Enea sul Superbonus 110%, si notano “i segni di una bolla speculativa: alcuni stanno approfittando del fatto che si fa meno attenzione ai costi, perché tanto pagherà il governo tramite il debito pubblico”. Lo scrive sul Corriere della Sera Federico Fubini in un articolo del 9 ottobre 2021.
“Enea mostra – si legge nell'articolo - che il costo per ogni singola parete isolante, per ogni singolo infisso, schermatura solare o impianto di riscaldamento di nuova generazione è raddoppiato o addirittura triplicato con il Superbonus attuale rispetto all’Ecobonus in vigore fino a metà del 2020. In parte ciò è senz’altro dovuto al forte aumento di domanda. Forse però alcuni forzano sui prezzi e trovano poca resistenza, perché il proprietario immobiliare sa che sarà del tutto indennizzato. Enea stima che l’aumento medio sulle caldaie a condensazione è del 286%, sulle schermature solari è del 225% e sugli infissi del 208%”.
Il Superbonus 110% è finanziato dal Recovery con 13,9 miliardi di euro di fondi europei. La Commissione europea “dovrà esaminare il dossier e potrebbe esitare a concedere il via libera agli esborsi, se vedesse che i costi unitari degli interventi sono doppi o tripli rispetto al resto d’Europa e l’impatto ambientale è tutt’altro che efficiente”. Secondo il rapporto dell'Enea, infatti, l'Ecobonus al 65% “sembra essere stato più efficiente nel ridurre le emissioni inquinanti” rispetto al Superbonus al 110%.
Del rischio di bolle ha parlato anche il ministro dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, in audizione dinanzi alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla Nota di Aggiornamento al DEF (NADEF) 2021. Secondo Franco, nel confermare il Superbonus bisogna tenere "a mente che il settore non può crescere a dismisura", in quanto "come spesso accade si rischia poi di creare bolle. Il settore è stato sostenuto e va sostenuto e avendo a mente che tutti questi interventi hanno un onere" e "non è sostenibile alla lunga".
I Superbonus “sono molto importanti per far ripartire il settore delle costruzioni. Nella Legge di Bilancio stiamo valutando in che modo possano essere prorogati tutto l'insieme degli interventi, 50, 60 e 110%. Ma lo strumento" al 110% “non può essere strutturale in quanto è molto costoso: se lo Stato paga ciascun italiano integralmente o anche più che integralmente la spesa" per gli interventi, il rischio è “un effetto sui conti pubblici stratosferico”, ha evidenziato il ministro Franco.
(Fonte: casaclima.com – 11/10/2021)